Vado… non vado!
Tante sono le persone che nel corso della mia vita sono entrate a piè pari e lasciando tracce indelebili.
A loro è dedicato il mio pensiero più profondo e intimo perchè hanno sempre lasciato in me qualcosa di interessante, un insegnamento, un qualcosa di tangibile.
Ma non è dedicato a loro questo momento.
E’ dedicato a coloro che, in un modo o nell’altro hanno dedicato il loro tempo in maniera discontinua, facendomi credere cose e alla fine, dopo aver raggiunto il loro obiettivo, sono spariti. Lasciando il vuoto.
In particolare ad una persona, che io reputavo una persona molto interessante. Una ragazza di 18 anni (ai tempi ne avevo 27), di nome Barbara. Una ragazza minuta. Mi trovò lei, per caso su fb e capì che c’era qualcosa in me che catturava la sua attenzione.
Mi convinse ad andare a bere un caffè a Bellinzago Novarese, in un noto Centro Commerciale. Dopo i soliti rituali del “Che mi racconti?”, “Perchè mi hai contattato” e svariate scuse da gatto sugli specchi, circa 2 ore dopo, ci ritroviamo nella campagna tra Cameri e Bellinzago a limonare come in un bellissimo film d’amore. Fino a qui, beh niente di strano.
Fino a quando mi prese la mano destra e la infilò nella sua borsa e tra i svariati rossetti e gingilli da donna, trovai un vibratore “XXL AMERICAN DILDO” di circa 25cm con una larghezza da imbarazzo.
Lei esclamò “Questo è il mio giocattolo preferito, credo che possa interessarti poterlo usare su di me”
Io preso dallo sconforto dissi: “MAGARI FOSSE MIO E FOSSE VERO!”
Lei mi guardò negli occhi, lo riprese e lo rimise in borsa e mi disse: “ok niente, riportami al Centro Commerciale”.
Io la guardai fisso negli occhi e con faccia stupita, mi sistemai mentre lei uscì per fumare la sua sigaretta. Nella mia testa non c’era altro che: “Non ci posso credere, questa vuole davvero poter provare con me una cosa del genere?”
Tornò in macchina e le chiesi, come mai di questo gesto e lei mi rispose: “Il mio ex non mi eccitava abbastanza, così ho fatto collezione di questi, non va bene?” . Io pietrificato, cercando di trovare una soluzione per riuscire a dare il meglio di me, conclusi dicendo: “Ok, se vuoi lo facciamo, altrimenti no”
Lei annuì, si spogliò, io mi rispogliai mettendo in risalto il petto e cominciai a toccarla e stimolarla sempre più per poi, entrare con il dildo. E’ stata l’esperienza meno soddisfacente della mia vita.
Lei è alta circa 1,55, magrissima, e ad ogni colpo infranto all’interno del suo corpo esile, vedevo la forma di quel dildo gigante, riempirle la pancia.
SCONVOLGENTE…
Chiusi la serata con un limone, io non mi spogliai neppure, perchè detto tra noi, le figuracce erano dietro l’angolo. Come diceva qualcuno, era un po’ come lanciare un salame dentro un corridoio.
Tornai a casa ancora scioccato dall’evento e mi scrisse: “Guarda, io sinceramente con te non voglio più uscire, sei bravo ma io sto cercando l’amore” ed io tutto contento del fatto che avesse preso lei la decisione dissi: “Ok, lo capisco!”
Qualche mese dopo la ritrovai ad un evento a Milano, e mi sbattè al muro e mi disse: “Vederti è un po’ come sentire quella sensazione”, ed io impietrito la scansai e mi allontanai. Mi mandò mille messaggi e non risposi più, mi aveva alquanto scioccato tutto il discorso.
Concludendo. A me piacciono morbide, in carne, degne di essere toccate.
Se dovete essere magre, almeno rimanete. Se dovete essere soffici, beh, non andate mai via.
Siete le benvenute.