La ricercata.
Sento spesso parlare del BDSM come una sorta di violenza sessuale, persone che si approcciano al BDSM perché non sanno “scopare” o malati mentali.
Bene, sfatiamo questo mito.
Non esiste correlazione alcuna tra BDSM e violenza, in quanto una delle 2 si basa sui principi del SAFE SANE and CONSENSUAL mentre la violenza è qualcosa che non c’entra nulla con questo. Esiste una correlazione molto forte però tra RELAZIONE e BDSM, in quanto è vero che il BDSM come l’autoerotismo si possa praticare da soli, ma è anche vero che in 2 si possono sperimentare cose ben più interessanti che il solito gioco… No?!
Ed è proprio per questo che vorrei raccontare la storia di una ragazza a cui sono molto legato per svariati argomenti, una persona a me cara che ha dovuto lasciarsi spingere dalle amiche per entrare in questo mondo, per un piacere che sapeva avrebbe ricevuto, ma non ha voluto credermi.
Mi ricordo la vidi in compagnia di amici, l’estate prima, e poi la cercai per mesi sui social, andando a colpo sicuro qualche mese dopo!
Ricordo molto bene la prima conversazione:
“Sono un dom… BDSM… E ho visto le tue foto e ci ho trovato del potenziale… Sai di cosa parlo vero?” “Si, so di cosa stai parlando.
Ma come fai a capire se ho potenziale?”
Da qui in poi è inutile spiegare come, ma è stata una delle mie sub che mi ha fatto più pensare, più ragionare e più crescere, anche mentalmente.
Poi, la mia switch ha accettato a pieno, come potevo farmela scappare?
Il mio ricordo impresso… In macchina e la legai a pancia in su, con i polsi legati al poggiatesta del lato guidatore. La spogliai e cominciai ad usare le mie dita su di lei.
Ad ogni movimento la vedevo muoversi, come se ballasse. Era eccitante veder bagnare quel sedile come se non avesse altro da fare…
Lei è molto silenziosa e quel nuovo mondo la attraeva come non mai.
Ha provato molte cose con me, forse troppo poche, ma chissà.
Chissà se il tempo mi darà ragione oppure no?!